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Il parco d’Aspromonte risolve l’equivoco provocato da alcuni cartelli errati: i funghi possono essere raccolti nelle 21 nuove zone

Fotografia di Filippo Armonio

Il Parco d’Aspromonte chiarisce in brevissimo tempo i problemi che alcuni cartelli posti ai bordi delle nuove zone, riconosciute dall’Unione Europea come “Zone Speciali di Conservazione”, avevano provocato la preoccupazione di micologi ed appassionati di funghi che si sono visti depredare dell ultime zone utili allo studio e alla raccolta dei funghi. In effetti il problema è durato solo poche ore. Infatti, come ci comunica l’addetto Stampa del Parco d’Aspromonte dott. Vincenzo Ielacqua, nell’arco di 48 ore i cartelli errati sono stati rimossi e sostituiti dai nuovi.
Allora sostituiamo subito le ansie e le preoccupazioni con sentimenti di gioia perché è una conquista per il nostro Aspromonte che l’Unione Europea abbia riconosciuto come speciali le 21 zone che diventano un nuovo importante strumento per proteggere la biodiversità e la conservazione degli habitat, della flora e della fauna in natura.
Non ci resta che fare le giuste raccomandazioni a tutti i visitatori del parco e dei boschi, raccomandazioni che sono da sempre nella prima pagina che ci descrive:

Rispettiamo l’Aspromonte!
· Nel bosco siamo ospiti e non padroni;
· Rispettiamo l’ambiente, non abbandoniamo rifiuti, non danneggiamo le piante e l’humus, non provochiamo rumori inutili;
· Facciamo sì che il nostro comportamento, civile e rispettoso, sia d’esempio per gli altri;
· Ricordiamoci che il bosco è un ambiente potenzialmente pericoloso; siamo prudenti e muoviamoci con attenzione per evitare incidenti;
· Manteniamoci il più possibile sui sentieri tracciati;
· Siamo consapevoli di dove ci troviamo e durante il cammino memorizziamo alcuni punti di riferimento, al fine di ritrovare agevolmente la via del ritorno.