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21 nuove Zone Speciali di Conservazione nel Parco d’Aspromonte

Il Parco d’Aspromonte con tutte le zone protette

Il Ministero dell’Ambiente ha designato 21 siti ricadenti interamente o parzialmente nel Parco dell’Aspromonte, quali nuove Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Con la Istituzione di queste “zone”, l’Unione Europea ha definito un importante strumento per la protezione della biodiversità e la conservazione degli habitat, della flora e della fauna in natura. Ecco quali sono:
“Monte Basilicò – Torrente Listi”, “Canolo Nuovo Zomaro-Zillastro”, “Vallata del Novito e Monte Mutolo”, “Fiumara Amendola (incluso Roghudi, Chorio e Rota, Fiumara Buonamico)”,  “Fiumara La Verde”, “Contrada Gornelle”, “Piani di Zervò”, “Monte Fistocchio e Monte Scorda”, “Monte Tre Pizzi”, “Piano Abbruschiato”, “Monte Campanaro”, “Serro d’Ustra e Fiumara Butrano”, “Contrada Scala”, “Montalto”, “Torrente Menta”, “Vallone Cerasella”, “Torrente Ferraina”, “Pietra Cappa –Pietra Lunga –Pietra Castello”, “Torrente Vasi”, “Vallone Fusolano”.

Una iniziativa di protezione dell’ambiente è sempre lodevole ma talvolta non è supportata dalle leggi stesse della regione. Se la Regione Calabria istituisce i corsi per il conseguimento del tesserino per la raccolta dei funghi epigei spontanei e poi ne vieta praticamente la raccolta ci viene da pensare che è solo per una questione di raccolta fondi. Ci sono diversi tipi di raccoglitori di funghi ed alcuni di essi sono tra quelli che rispettano di più l’ambiente, la flora e la fauna d’Aspromonte. E assurdo che non si permetta più, per esempio, ai micologi di studiare e raccogliere funghi dove questi studi e queste raccolte servono a salvaguardare la salute di tutti i cittadini. Praticamente sono ora comprese nel parco d’Aspromonte e nelle zone speciali tutti i posti di crescita dei funghi. Come risolvere la situazione?

Pietra Cappa, una delle 21 zone nuove

Certamente le nuove norme colpiscono proprio le persone che rispettano di più i boschi e i micologi che studiano i funghi mentre colpiranno di meno le persone che vivono raccogliendo e vendendo funghi. Questi ultimi infatti saranno più portati a non rispettare le regole dato che il loro mantenimento dipende dalla raccolta dei funghi.
Quindi noi ci aspettiamo un’intervento della Regione Calabria per risolvere questo problema e invitiamo tutti i gruppi micologici della regione a farsi sentire presso le autorità.

Noi cercheremo di tenervi informati sulle novità.