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Le pinete di Motta San Giovanni sono piene di Tricholoma focale

Quando un fungo è poco conosciuto cresce abbondantemente nei nostri boschi e, nonostante ci sia ancora la scellerata abitudine di prendere a calci i funghi che non si conoscono, è possibile raccoglierne molti esemplari. Parliamo del Tricholoma focale, un fungo che viene considerato un mediocre commestibile ma che diventa ottimo nella conservazione sott’olio. Ecco allora le caratteristiche per individuare e raccogliere questo bellissimo fungo:

Tassonomia
Basidiomycetes, Agaricales, Tricholotomataceae, Tricholoma
Sinonimi
Tricholoma robustum fo.focale
Etimologia
Dal latino “focale”=fascia da collo; per la presenza di un anello.
Aspetto
Fungo di dimensioni medie; carnoso; con anello.
Cappello
5-12 cm; carnoso; convesso da giovane indi appianato; umbonato ottusamente; orlo involuto; cuticola di colore marroncino castagna o più chiaro, con fibrille radiali e talvolta sfumature verdastre.
Imenio
Formato da lamelle fitte, sottili, strette, annesse; di colore bianco; a maturità si macchiano di color ruggine.
Gambo
4-9 x 1-3 cm; ingrossato nella parte centrale; rivestito da squame e fibrille concolori al cappello; rastremato alla base; presenta un anello membranoso concolore dall’orlo merlato
Carne
Soda, bianca; imbrunente a maturazione; con odore di cetriolo o cocomero e sapore di farina.
Habitat
Esclusivo dei boschi di conifera (Pinus ssp.) in ambienti asciutti e suoli sabbiosi; autunno-inverno.
Commestibilità
Mediocre commestibile; buono se conservato sott’olio.

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