Micoterapia

Micoterapia: Pleurotus ostreatus

L’uomo moderno si nutre davvero male e gran parte delle malattie che colpiscono la popolazione dipende proprio dall’alimentazione. I problemi cardiovascolari, causati spesso dalle sostanze presenti nei cibi, sono la principale causa di morte per il mondo occidentale. Parole come Colesterolo, Trigliceridi, Aterosclerosi sono ormai comuni in tutte le famiglie e sono anche le voci per cui il Ministero della Salute spende di più per curare le malattie causate da queste sostanze. Trovare quindi in natura rimedi che costano poco o nulla può sollevare le sorti di chi, in questo periodo di grande crisi economica, vorrebbe poter spendere di meno per curarsi.

Parliamo oggi di un fungo, facilmente rinvenibile in tutta Italia ed anche sull’Aspromonte, che ha delle caratteristiche organolettiche di tutto rispetto e soprattutto porta effetti benefici sulla salute. Si tratta del Pleurotus ostreatus. Il suo nome deriva dal fatto che la sua forma ricorda un po’ una valva dell’ostrica. Per le sue qualità medicinali oggi viene coltivato in tutto il mondo, anche se i primi studi sono stati condotti negli Stati Uniti che è il paese che è riuscito per primo a coltivarlo. Sono molti i componenti bioattivi presenti nel Pleurotus ostreatus e tra questi ricordiamo i Beta glucani e glicoproteine, lovastatina, ostrelina e ribonucleasi.

Questo fungo produce effetti sul sistema immunitario, ha un’attività ipocolesterolemica e antiaterogenica, funziona come ottimo antiossidante ed ha una spiccata azione antiaggregante piastrinica e antiinfiammatoria.
Per quanto riguarda l’azione sul sistema immunitario, il Pleurotus ostreatus si è rivelato il miglior fungo con azione citotossica sulle cellule del carcinoma prostatico. Ma la caratteristica principale di questo fungo è sicuramente la sua attività sul colesterolo. La presenza infatti nel fungo, in grandi quantità, di Lovastatina, una statina naturale senza gli effetti collaterali che hanno i farmaci di sintesi, fa sì che si possa ridurre il colesterolo anche del 60%. Ma il risultato più importante si ha sulle placche ateromasiche che vengono ridotte nelle dimensioni col consumo regolare di questo fungo.
Ci sono altri studi scientifici che attribuiscono all’estratto metanolico di Pleurotus ostreatus effetti antiaggreganti piastrinici. La presenza infatti nel fungo dell’Adenosina 5′-difosfato (ADP) inibisce l’aggregazione piastrinica fino al 95% rendendo questo fungo adatto alla cura delle malattie cardiovascolari.
Ricordiamo quindi infine le possibili indicazioni cliniche:
Ipercolesterolemia, Alterazione del profilo lipidico, Aterosclerosi, Carcinoma della prostata, Patologie cardiovascolari.
Bisogna ricordare infine che il Pleurotus ostreatus è un ottimo fungo che i più pigri troveranno facilmente nei supermercati alimentari e può essere consumato senza alcun effetto collaterale ed in cucina si presta a deliziarci con varie ricette.

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