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Qualità nascoste dei funghi d’Aspromonte

Fotografia di Luigi Caminiti

Il nostro monte si chiama, non a caso, Aspro, perché aspri sono i suoi declivi feriti ai fianchi dalle fiumare; aspra la vegetazione che lo ricopre e aspri, quindi nascono anche i funghi. I nostri sono spesso contorti, sfrangiati, mangiati da tante specie di animali e molto difficilmente si trovano in condizioni perfette. Spesso ci si rovina mani e braccia per entrare dentro i rovi selvatici per raccogliere un esemplare di questi e si percorrono salite e discese ripide e pericolose pur di tornare a casa coi funghi nel cesto. Ne vale la pena?

Foto di Gianni Battaglia

Poi vediamo fotografie o filmati provenienti dal nord del nostro paese o da paesi stranieri e vediamo funghi sempre perfetti,  spesso ordinati ordinati in file quasi fossero coltivati. Provengono da boschi facili da visitare, nella maggior parte pianeggianti con spazi larghi tra gli alberi e con  con declivi aperti leggeri. Situazioni queste che  favoriscono la crescita libera dei funghi che si esprimono al massimo del loro aspetto, della loro bellezza e della loro perfezione. Mi riferisco soprattutto ai Porcini che sono i funghi più ricercati in montagna. Vedendo questi porcini nelle fotografie o nei video così diversi da quelli che di solito riusciamo a raccogliere sulle pendici e nei dirupi dell’Aspromonte viene la voglia di andarli a cercare dove si presentano così belli e armoniosi. Sarà stata forse l’invidia che mi ha spinto a provare l’emozione di avere tra le mani e nel cesto i funghi perfetti e senza esitare sono andato nelle regioni del nord Italia, ho comprato il tesserino online con l’app Geo Ticket e mi sono messo a cercare i funghi più belli. Non ci è voluto molto per riempire il cesto di esemplari perfetti. Rientrato in casa ho voluto subito provarli crudi in insalata, trifolati, con la pasta, col risotto. Che succede? Tutta la loro perfezione, tutta la loro bellezza sono scomparse! Il loro sapore, il loro profumo non corrispondevano minimamente a quelli a cui ero abituato in Calabria! L’invidia è scomparsa anch’essa nello stesso momento!  I funghi d’Aspromonte saranno pure storti, brutti, contorti  e sfrangiati ma vincono al 100% qualunque sfida di qualsiasi palato.

Gianni Battaglia beccato dal sottoscritto mentre raccoglie uno dei pochi funghi liberi…

Provare per credere… Grazie Aspromonte!

Basta portarli a casa e i brutti anatroccoli si trasformano in Principi Azzurri!